Lavoro, vita privata e futuro. Gabriel Garko si è raccontato su svariati temi anche molto privati spiegando la sua visione.
Lunga intervista al Corriere della Sera per Gabriel Garko che ha parlato a cuore aperto tra lavoro e vita privata. Diversi gli argomenti affrontati compreso l’essersi finalmente liberato di un peso a proposito del suo orientamento sessuale ma anche sulla possibilità, in futuro, di avere una famiglia sua e un bambino, magari adottato.
Gabriel Garko, il coming out e l’idea di famiglia
Rispondendo ad una domanda diretta sulla sua sessualità e la libertà che prova ora dopo il coming out, Gabriel Garko ha tenuto a precisare: “Non sono molto d’accordo col coming out: la vera normalità ci sarà quando non sarà più necessario doverlo fare. Innanzitutto, non è che tutti devono sapere i fatti tuoi, non è assolutamente giusto che una persona debba confessare pubblicamente la sua omosessualità solo perché la società impone che tutti devono essere eterosessuali. E se il mondo fosse al contrario? E se gli etero dovessero fare coming out?”.
E sulla sua famiglia: “Hanno sempre saputo la mia verità, erano molto evoluti, non erano bigotti, non mi hanno trasmesso dei tabù e sono sempre stati miei complici. Quindi credo che, se in una famiglia normale padre e madre dicessero ai figli che esistono l’uomo etero, quello gay, la donna lesbica, il trans… eccetera, tra vent’anni non ci sarebbero più problemi nel dichiararsi serenamente in un modo o nell’altro”.
Sulla possibilità di avere una sua famiglia e un suo figlio: “Utero in affitto con una madre surrogata? Semmai sarebbe bello adottare un bambino, per dagli la possibilità di una vita migliore”.
E ancora: “Per esempio, non capisco per quale motivo i single non possano assumere questo ruolo, oppure una famiglia arcobaleno. L’importante è che siano delle brave persone e che possano assicurare la giusta, dovuta dignità a un orfano. Però, pur avendo pensato spesso a compiere questo passo, oggigiorno forse non mi sento più motivato a diventare padre. Non mi piace la società in cui viviamo”.
Di seguito un vecchio post Instagram dell’attore: